Armatori, banche e Stato. Il credito navale in Italia dall'Unità alla prima crisi petrolifera
ISBN 9788815271266
Standardpreis
Bibliografische Daten
Buch. Softcover
2017
In italienischer Sprache
Umfang: 328 S.
Format (B x L): 21.4 x 13.6 cm
Gewicht: 360
ISBN: 9788815271266
Produktbeschreibung
Il credito navale è uno dei «crediti speciali» introdotti in Italia fra il XIX e il XX secolo a sostegno di particolari settori produttivi. Questo libro ne ricostruisce la genesi, l'evoluzione e le ricadute sull'industria marittima, muovendo dal dibattito che, all'indomani dell'Unità, si accese intorno all'idea di dare vita a un istituto destinato a concedere finanziamenti agevolati alle società di navigazione e alle imprese cantieristiche. Fino al termine dell'età giolittiana il credito all'armamento e alla navalmeccanica fu appannaggio delle banche universali. Durante la Grande guerra questo monopolio venne incrinato dalla nascita del Credimare (Navigazione generale italiana) e dall'acquisizione di una specifica competenza in materia da parte del Consorzio per sovvenzioni su valori industriali (Banca d'Italia). Una netta soluzione di continuità si produsse, però, solo nel 1928 con la comparsa dell'Istituto per il credito navale. Ideato da Alberto Beneduce, l'Icn estromise le banche miste dal comparto, erogando alle compagnie armatoriali mutui a medio-lungo termine e basso saggio di interesse. Soppresso nel 1940, le sue competenze furono affidate all'Istituto mobiliare italiano, i cui prestiti accompagnarono la marina nazionale dalla ricostruzione postbellica alla prima crisi petrolifera mondiale.
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