Questo è un libro che viene da una grande distanza e la nomina come la madre di tutte le distanze e, dunque, della massima presenza: quella di chi, partito per sempre, torna per dire con le sue parole com'è il mondo lambito dal suo sguardo. Allora, questo è un libro di sintesi delle opposizioni, riassunto attivo di un percorso umano, disumano e postumano. Grande è la suggestione dell'inquadratura di Tommaso Di Dio e di certi passaggi danteschi, come «stette e ci guardò alquanto», mentre l'autore compie il suo cammino misterico e segreto, proseguendo il percorso interrotto di qualche moderno, che a sua volta seguiva le orme di altri antichi visitatori in versi di un oltre tomba alchemico e temporaneo, premendo e martellando le parole a ogni forma, per includere in esse lo sguardo vivo e lontano di chi tutto ha conosciuto e tutto riferisce, «neuroni e nuvole», «detergenti industriali» e «rachidi del grano». Il tono dei versi di Ardore risponde infatti pienamente al suo nome e al suo titolo, con una incrinatura di malinconia, quella del mondo visto da coloro che più niente hanno a pretendere, se non memoria e anche, spesso, giustizia. Possiamo dire, con le sue parole, che chi scrive ha «visto la vita», quella che zampilla in fitta corrispondenza amorosa, che pensa di incarnarsi in una concrezione futura del tempo e quella che si spegne in dispersione e tortura, la vita resa solida dalle parole come un raggio di sole sui vetri e anche la sua resa: all'asfalto (Carlo Giuliani), alla fossa comune (Walter Benjamin), senza essere mai vita neutrale. Anonima, forse, se per anonimato intendiamo l'estensione di un io individuale a identità collettiva, perché Ardore è anche somma di identità allo stato elementare, quello nel quale ogni mondo è "il" mondo, e un io lentamente impara a crescere senza io: a digradare, piano, nell'esistente. Maria Grazia Calandrone Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.